BRERA DESIGN DISTRICT EDITORIAL
Piace agli stranieri per quella sua aria d’altri tempi, con le vie pedonali, i palazzi signorili, i locali romantici. Ma è amato anche dai milanesi. Perché Brera non è il solito quartiere turistico, ma un luogo ricco di arte e cultura. Un angolo di Milano vivo e vissuto, con un suo carattere, dove si trovano ristoranti rinomati e bar storici che servono ottimi cocktail, negozi ricercati e piccole botteghe dove scovare oggetti molto poco “global”.
È qui, in questa zona tranquilla compresa tra i Bastioni di Porta Nuova e le vie Monte di Pietà, dell’Orso e Legnano, che durante i sei giorni della design week, prende vita una delle più vivaci manifestazioni Fuorisalone della città. Parliamo del Brera Design District, patrocinato dal Comune di Milano, che per il quarto anno, ospita alcuni tra i più importanti brand internazionali con un’agenda fitta di appuntamenti. Così dal 9 al 14 aprile 2013, oltre alla solita fauna locale (composta fra gli altri da cartomanti e sensitivi) è previsto l’arrivo di 100.000 persone, risultato raggiunto l’anno passato.
Previsto l’arrivo di 100.000 persone, risultato raggiunto l’anno passato.
In calendario più di 90 eventi tra mostre, party e installazioni site specific. Per non perdersi ci sono banner segnaletici, una mappa, bandiere a filari, il sito internet con la guida dettagliata, un’app in realtà aumentata e due Info Point in Pelota e in piazza XXV Aprile, forniti di tecnologie Asus. Oltre a due percorsi suggeriti. Il primo è un Food tour tra i ristoranti dell’area. L’altro è un viaggio tra le Botteghe Artigianali di Brera, realizzato col supporto dell’Unione Artigiani
E proprio una riflessione sul Fare Artigianale e il Pensare Industriale è il fil rouge di questa edizione 2013, valori condivisi da tutti i partecipanti. Perché Brera Design District è un mix di boutique raffinate e gallerie d’arte, di realtà manifatturiere e grandi showroom di design, ma soprattutto di persone, che nella “qualità del fare”, hanno saputo trovare una ricetta per affrontare le esigenze del nuovo mercato. Per comprendere meglio lo “spirito” di quest’anno vi consigliamo la mostra Pierluigi Ghianda – Fare è Pensare, a La Triennale di Milano. Realizzata da BDD in collaborazione con Ottagono, Unione Artigiani, Valcucine e Studiolabo, attraverso il racconto di questo straordinario ebanista della Brianza, mette in luce proprio il legame profondo, e molto italiano, tra prodotto e qualità del processo produttivo.
E ora, scarpe comode e mappa alla mano, non perdetevi Marco Zanuso. Design, Tecnica e Industria, mostra dedicata ad un maestro italiano del progetto, presso l’Ordine degli Architetti di Milano. Ma anche i maestri artigiani di Being Valcucine che con workshop pratici illustrano la sinergia tra abilità manuale e processo industriale. Andate alla scoperta di InclinART di Presotto Italia, a Spazio Fiorchiari, sistema d’arredo ideato da Pierangelo Sciuto e ispirato dall’arte. E della collezione limited edition LoopArt – Second Glace dell’artista Ebon Heart per Villeroy & Boch che mixa pittura e industrial design. Oppure cercate i pezzi da collezione, realizzati a mano, di Memphis/Post Design, in scena alla galleria Undestate e da Post Design, come gli arredi di legno e calcestruzzo della serie Attraverso di Giacomo Moor. E i nuovi rivestimenti artigianali delle porte Oikos in rovere e cemento, vetro e mosaico che guardando all’opera di Carlo Scarpa.
Ma tanti sono ancora gli eventi da non perdere. Tra i più scenografici ci sono sicuramente il nuovo spazio Foscarini con un’istallazione di “fiori chiari” pensata da Attilio Stocchi in onore della via omonima. Cinema Agape12 che indaga il nuovo concetto di abitare attraverso le immagini dei film. E poi Magis, che presenta le sedute Traffic di Constantin Grcic e i contenitori Theca, in un set ideato da Ronan & Erwan Bouroullec. Mentre Moroso, lascia libero l’estro creativo di Patricia Urquiola che ne ridisegna lo showroom. E c’è grande attesa per la nuova edizione di Designjunction, il collettivo britannico che rappresenta oltre trenta produttori di talento, e che si esibisce a La Pelota con un allestimento straordinario in fogli di alluminio sospesi. Infine, nel cortile dell’Accademia di Brera, va in scena Spazio Umbria con la mostra Sensational Umbria! a cura del fotografo Steve MacCurry.
Se amate la sperimentazione Nike Stadium vi aspetta in Foro Bonaparte 50, coi visionari progetti di Art+Science of Super Natural Motion. Mentre alla Mediateca Santa Teresa, ci sono le esperienze sensoriali di Visionica-Saper vedere quello che non si vede…ma c’è, progetto di Triennale VisionLab. Innovativo è l’evento di Veneta Cucine che con applicazioni multimediali mostrerà un nuovo tipo d’interazione cliente-azienda. Mentre Intel con Ultradesign, suggerirà al pubblico del BDD le infinite possibilità della tecnologia mobile.
Per muoversi potete provare le nuove auto firmate Honda come CR-V e Civic. E se vi avanzano energie per festeggiare, appuntamento da Martini in Corso Garibaldi 65. E, soprattutto, alla Brera Design Night, venerdì 12 con tanti party e showroom aperti sino a mezzanotte.
Stay tuned
IL PUNTO DI VISTA DI ARCHITONIC
IL DESIGN AFFINA LE SUE ABILITÀ AL BRERA DESIGN DISTRICT 2013
Costantemente alla ricerca di come trasmettere un valore ai prodotti, oggi più che mai stiamo assistendo ad una rinascita dell’approccio artigianale nel mondo del design. Dove se non a Brera, il quartiere principale del design di Milano, da tempo la culla dell’espressione artistica e artigianale, possiamo approfondire questa tendenza?
Da tempo nota ai turisti per le sue strade ciottolate, ristoranti e indovini, non serve il dono della preveggenza per capire ciò che sta accadendo nella zona di Brera a Milano. Gli scorsi anni hanno visto l’area diventare, all’infuori dell’annuale Salone del Mobile, una vera e propria meta del design grazie ai molti sofisticati marchi che hanno scelto di aprire i propri showroom in questo storico quartiere della città. Ed è una tendenza destinata a crescere.
Tuttavia, è il periodo della fiera in cui il distretto offre tutto il meglio di sé con il Brera Design District, ovvero la bandiera sotto la quale questi brand del segmento premium, insieme ad altri marchi di qualità che temporaneamente espongono negli innumerevoli spazi dall’architettura affascinante, uniscono le loro forze, offrendo così ai visitatori un’esperienza di design più grande della somma delle sue parti individuali. La quarta edizione del 2013 punterà su ambizioni ancora più alte del programma dello scorso anno, che ha visto 100’000 fan del design transitare verso la zona.
Per Deborah Spencer, la mente dietro Designjunction – l’annuale show londinese dove partecipa un collettivo formato dai migliori design brand mondiali e di piccoli marchi che ha cambiato il paradigma espositivo e dato alla tradizionale fiera del design un successo duraturo – Brera è la scelta più ovvia per Edit, l’edizione Milanese di questa iniziativa curata nei minimi dettagli. ‘La zona è notevolmente cambiata e vanta ora la più alta concentrazione di showroom in un solo luogo ed è molto accessibile da tutte le parti della città,’ spiega Spencer. ‘È ideale per noi come brand e per i brand che espongono con noi’.
Con sede presso la Pelota, la storica palestra di via Palermo ora divenuta un luogo espositivo d’avanguardia, Edit ospiterà una presenza di alto livello, con brand come Atelier Areti, Modus e Kalmar che inviteranno i visitatori a conoscere le loro ultime novità. Coloro che potranno usufruire della pop up vip lounge, una collaborazione con Apartment 58, avranno modo di conoscere più da vicino l’arredamento di Modus grazie ai suoi allestimenti degli spazi, mentre l’intero visual concept dell’iniziativa è opera di Michael Sodeau.
Il brand per l’arredo bagno Agape, che aprirà le porte del suo showroom in via Statuto, considera Brera come la scelta naturale per una presenza permanente nella capitale italiana del design. ‘E’ un’area che vive tutto l’anno, dice Laura Torchio, ‘non solo durante il Salone. Per un cliente attento è il percorso ideale. Si parte da Corso Como, punto di riferimento per moda e fotografia, si attraversa via Statuto e via Solferino passando accanto ai più importanti negozi di design fino a raggiungere l’Accademia e La Scala.’
Il marchio Foscarini si sente altrettanto a casa in Brera, dove il loro nuovo showroom di via Pontaccio/via Fiori Chiari sarà sede di un istallazione ad opera di Attilio Stocchi. ‘Abbiamo scelto Brera ’, spiega Alessandro Vecchiato, proprietario dell'azienda insieme a Carlo Urbinati, ‘perché è il cuore della città per il design e l’artigianato, ma anche per l’arte. Abbiamo voluto creare non un semplice showroom, ma piuttosto uno spazio in grado di trasmettere emozioni e stimolare la creatività e Brera è quindi il posto giusto.' Il nuovo showroom di Villeroy & Boch al Foro Bonaparte, invece, ospiterà ‘LoopArt – Second Glance’, un’installazione ad opera dell’artista Americano Ebon Heath in cui l’arte incontra l’industria. Anche per questo brand Brera asseconda perfettamente il pensiero dell’azienda. ‘Per Villeroy & Boch’, dice Shamiram Abdullah, ‘essere presente a Brera significa permettere all’arredo bagno e wellness di entrare nel network del design e trarre vantaggio da un target selezionato composto principalmente da architetti e designer’.
‘Fortunatamente Brera non rappresenta solo il distretto della moda’, dice Barbara Minetto del marchio di design Magis, il cui showroom in Corso Garibaldi esporrà i design innovativi dei rinomati fratelli Bouroullec. ‘Al contrario, è un’interessante mescolanza di luoghi dove è possibile acquistare sia prodotti industriali che artigianali e sostenibili.’
La relazione tra artigianato e industria è il tema di quest'anno del Brera Design District ( 'I valori della qualità in una riflessione tra il fare Artigianale e il pensiero Industriale', per l'esattezza), e la scelta non è affatto casuale. Brera, che ospita l'Accademia di Belle Arti e la Pinacoteca, è da secoli sinonimo di belle arti ed espressione bohémienne dell'individuo che traduce la sua visione personale in una forma visiva e materiale. Allo stesso modo, la maestria preindustriale precedente all'avvento della divisione del lavoro nel processo di produzione meccanizzata, era caratterizzata da pregnanza di pensiero individuale, lavoro, risoluzione dei problemi e orgoglio personale. Gli artefatti prodotti, con la loro estrema precisione, erano esattamente questo – oggetti di qualità.
Certamente l'artigianato, sebbene ampliamente sostituito dal processo industriale, è ancora presente tra noi. Forse come forma di risposta al desiderio da parte dei consumatori verso oggetti che possiedano una maggiore risonanza emotiva o rispondano alla crescente consapevolezza nei confronti di temi sostenibili, essa sta acquisendo nuovamente un ruolo all'interno del processo del disegno industriale come un modo per aggiungere valore ad esso. ‘Persa la battaglia sul piano dei costi con le delocalizzazioni e i mercati emergenti, oggi il mondo diffuso del design deve andare oltre il rapporto “forma-funzione” reintroducendo il fattore conoscenza sia nella fase progettuale che nella produzione.’
Per il brand spHaus, che ha scelto di esporre presso lo Spazio Theca in Brera, la scelta di fondere artigianato e processo di produzione industriale di oggetti di design è del tutto naturale. 'La nostra azienda si basa su questo', spiega MD Filippo Dell'Orto. 'Fin dall'inizio, ho sviluppato progetti spHaus in cui la produzione si basa su entrambi i processi lavorativi: industriale e artigianale. Ciò può sembrare una novità all'osservatore esterno, ma se si vive nella regione della Brianza questo è un fattore comune. Ed è il punto di forza delle aziende di questa zona. Ma non ditelo alla Cina.'
Il marchio produttore di sanitari Geberit, che ha scelto di tornare a Brera per il terzo anno consecutivo, questa volta esponendo all’interno del Museo Minguzzi, ritiene che l’artigianato giochi un ruolo chiave nell’innovazione del prodotto. ‘Quest’anno il tema per lo show di Geberit si chiamerà “Cloudeas” – una nuvola di idee. Esporremo le ultimissime idee innovative che sono diventate dei prodotti veri e propri’, spiega Alberto Rovati, Responsabile Marketing & Comunicazione Italia. ‘Questi sono stati tutti concepiti come pezzi d’artigianato che sono stati successivamente industrializzati per fini di produzione.’ Anche il brand italiano Moroso, il cui showroom in via Pontaccio verrà trasformato da Patricia Urquiola in un’installazione dinamica chiamata ‘The Revolving Room’, la camera rotante, riconosce il forte potenziale dell’artigianato e la sua rilevanza sul mercato di oggi. ‘Moroso è particolarmente attento e ricettivo nei confronti del passato che scorre nel presente,’ dice Mirella Majone, ‘con un mix tra fare artigianale e pensare industriale. Questo spiega perché il tema di Brera di quest’anno rappresenta a fondo il nostro pensiero’.
Considerata una degli appuntamenti imperdibili di Brera 2013, è la mostra che celebra il lavoro dell’indiscutibile mastro artigiano e designer Pierluigi Ghianda che chiaramente rivela l’eloquente e produttiva relazione che si può instaurare tra artigianato e industria. L’evento, il cui titolo è ‘L’uomo che firma il legno’, è presentato da Brera Design District, Triennale di Milano, Unione Artigiani e Ottagono magazine, e curato da Studiolabo e Bottega Ghianda, ed esporrà le numerose collaborazioni del ‘poeta del legno’ nel corso della sua carriera con una serie di illustri architetti, interior designer e product designer che hanno segnato la storia del design e dell’architettura italiana, tra i molti, Ettore Sottsass, Gio Ponti, Gae Aulenti e i fratelli Castiglioni.
Molto più di un falegname, Ghianda ha il merito di avere prodotto immacolati e pregiati componenti d’arredo e altri oggetti in legno, come il palissandro e l’ebano, che denotano una straordinaria conoscenza delle possibilità formali dei materiali e del loro valore tattile. L’evento prevederà, inoltre, una conferenza moderata dal direttore di Ottagono Aldo Colonetti, che permetterà ai visitatori di immergersi completamente nella tematica artigianato/ industria. Una rassegna assolutamente da non perdere, quella in Triennale, che racchiude il significato del tema del Brera Design District 2013. Prima di recarvi qui, tuttavia, assicuratevi solo che strada facendo vi fermiate ad ammirare la ricchezza dei diversi eventi e delle incantevoli botteghe storiche tutte da scoprire nel distretto di Brera.
Va bene?
IL PUNTO DI VISTA DI DESIGN 4 2DAY
A partire dal 9 Aprile, in occasione della 52esima edizione del Salone del Mobile, per sei giorni Milano sarà testimone della ricerca all’interno del futuro del design, e il quartiere di Brera, cuore pulsante e centro culturale della città, ospiterà la quarta edizione del Brera Deisgn District, una fitta agenda di incontri, eventi ed esposizioni sul tema di questa edizione: I valori della qualità in una riflessione tra il fare artigianale e il pensare industriale.
Brera è il centro storico e artistico della città, annida tra i suoi vicoli stretti e i bei cortili un buon numero di boutique, negozi di antiquariato, arredamento e arte che l’hanno resa meta favorita da artisti e bohémien. Un itinerario creativo e sociale in uno scenario di rara suggestività dai Bastioni di Porta Nuova a Via Broletto e da Via Legnano a Via Montenapoleone, dove mostre ed eventi metteranno in luce il valore dell’artigianalità nel contesto urbano. In questo senso, Brera sarà la cornice perfetta, con la sua selezione di peculiari storici negozi divenuti istituzione che enfatizzano la vocazione squisitamente artigianale del circondario in termini di design, arte e moda.
Il percorso ha inizio nell’iponima via Brera al civico 30, con Appartamento Lago, un progetto che crede nella vocazione intrinseca del design come miglioratore della qualità della vita e del lavoro delle persone, e prosegue con il Brera Outdoor Village, nella splendida cornice di Palazzo Cusani. Altri appuntamenti imperdibili includono Designjunction allo Spazio Pelota, dove un’installazione curata nei minimi dettagli proporrà un mix di brand internazionali focalizzati sul design originale di alta qualità, e la mostra dedicata all’architetto italiano Marco Zanuso in via Solferino 28.
SPONSOR PARTNER
_ CHI COLLABORA CON NOI _